A EXPO 2015 Conferenza Stampa della 12ª Biennale Internazionale del Merletto

La 12ª Biennale Internazionale del Merletto di Cantù sceglie gli spazi di EXPO 2015, Padiglione Italia, per comunicare i contenuti della prossima Biennale prevista dall’11 al 25 ottobre a Cantù.
Tante le novità di questa edizione che ha come protagonista assoluto un complemento d’arredo tipico della ritualità alimentare italiana ed elemento essenziale della raffinata produzione in merletto: la tovaglia.
La tovaglia, con pizzi e ricami, bene interpreta il tema della Grande Esposizione, indagando la sua funzione che va oltre il valore estetico. “La tovaglia è la bellezza che siede a tavola, nutre lo spirito, da gioia agli occhi e suscita stupori alla mensa dell’uomo”.
A parlarne saranno le merlettaie stesse insieme alla Presidente del Comitato per la Promozione del Merletto di Cantù, Renata Casartelli, organizzatore e promotore dell’evento. Non solo.
Si parlerà anche di “pizzi d’autore”, esclusivi pezzi unici raccolti nella sezione Merletti&Design, un progetto di valorizzazione che prevede l’esecuzione di merletti firmati da grandi designer. Per la 12ª Biennale saranno i creativi internazionali Patricia Urquiola, Luca Scacchetti, Alessandro Mendini e Ugo La Pietra ad interpretare il tema della tovaglia.

Il merletto è espressione del “saper fare” del territorio canturino, documentato nell’Inventario del Patrimonio Immateriale di Regione Lombardia.

CONFERENZA STAMPA
25 giugno 2015 – ore 11:00
EXPO 2015 – presso Padiglione Italia, Cardo Nord, Ufficio Como Business Center

Pani: dal campo al forno

Cinque temi per la rassegna “Voci, gesti, culture dell'alimentazione “ evento dedicato alle culture dell'alimentazione, curato dal MEAB, Museo Etnografico dell'Alta Brianza.

Cinque incontri che si legano a produzioni alimentari significative del territorio brianzolo, scelte per il loro significato storico e antropologico: gli orti, la pesca, i pani, i frutti e il maiale. Le ricerche riguardano tradizioni, conoscenze e tecniche produttive, ma pongono anche l'accento sulle innovazioni che mirano a far conoscere prodotti nuovi ad un numero crescente di possibili consumatori. Ogni incontro permette di approfondire le ricerche locali, svolte dagli studiosi che collaborano con il museo, ma anche di allargare le prospettive di riflessione antropologica e storiografica grazie all'intervento di alcuni esperti d'eccezione.

Il prossimo appuntamento è fissato per:
domenica 21 giugno, alle ore 15 “Pani: dal campo al forno”
Un viaggio alla scoperta delle tecniche di panificazione di questo alimento dai notevoli significati simbolici, guidato da Rosalba Negri e dall'esperto in scienze agroalimentari ed etnografiche Gaetano Forni, con la testimonianza preziosa del galbiatese Ermenegildo Gasperini, panificatore in gioventù.

Info: MEAB Museo Etnografico dell'Alta Brianza
 

Il Museo Poschiavino inaugura il nuovo allestimento sull’agricoltura

Il 14 giugno 2015 il Museo Poschiavino inaugurerà il nuovo allestimento sull’agricoltura, grazie anche al sostegno di E.CH.I.

L’allestimento si avvale delle preziose collezioni del Museo, in particolare degli oggetti raccolti da Romerio Zala negli anni Sessanta e che rappresentano circa la metà dell’inventario. La maggior parte degli oltre 800 oggetti erano già esposti nella rimessa al pian terreno del Palazzo de Bassus-Mengotti. Ora il loro numero è stato ridotto mantenendo comunque il carattere enciclopedico della mostra. I vari temi sono stati ordinati per sezioni e messi in maggiore risalto grazie a una nuova scenografia. Una serie di schede – in tutto quasi 20 pagine di testo suddiviso in piccole porzioni – permettono di approfondire i temi e capire quanto è esposto. Territorio, lavoro, prodotti e sapere di un tempo rivivono così nei locali del museo.

La realtà raccontata da questi oggetti si allontana, però, inesorabilmente dal vissuto e ridarle significato è la grande sfida cui i musei etnografici sono confrontati. Il Museo poschiavino ha capito la sfida che è direttamente legata alla sua legittimazione e al suo mandato: ci vuole un modo nuovo per raccontare la tradizione.
Il progetto ne è una risposta. Un’opera corale a cui non hanno partecipato solo i volontari del Museo. L’architetto di Milano Fulvia Premoli, una specialista con grande esperienza espositiva, ha organizzato lo spazio e studiato la presentazione. I lavori da falegname ed elettricista sono stati eseguiti da due aziende locali. Anche per i contenuti, le traduzioni e la grafica ci si è avvalsi di collaboratori in valle. Con il giornale online Il Bernina, sono stati realizzati otto ritratti di protagonisti odierni della produzione alimentare; un contributo che permette di vedere come la tradizione si evolve e continua a vivere.
In collaborazione con il Museo di Tirano è nata poi un’istallazione video che presenta il territorio nello scorrere delle stagioni. I video, che verranno completati entro l’autunno, sono opera di Luca Boriani e Sabrina Basilico. Ai video odierni si associano i filmati storici di Plinio Tognina che ritraggono le attività rurali negli anni Sessanta.

L’allestimento è stato reso possibile  grazie al sostegno di:
Promozione della cultura dei Grigioni, ECHI, Comune di Poschiavo, Comune di Brusio, Regione Lombardia,Werner Siemens-Stiftung,  Sophie und Karl Binding Stiftung, Ernst Göhner Stiftung, Lions Club Poschiavo, Stiftung Stavros Niarchos, Bio Grischun, Bata Schuh Stiftung, Repower, Banca Cantonale dei Grigioni, Willy Muntwyler Stiftung, Stiftung Jacques Bischofberger, Dr. Martin Othmar Winterhalter Stiftung, Associazione Agricola Poschiavo, Pgi Valposchiavo.

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Museo Poschiavino
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