MONTAGNE & MONTANARI

Sabato 22 giugno 2013 – ore 21.00 
MONTAGNE & MONTANARI, film dal Winter Film Brescia

Ultimo appuntamento della rassegna di film dedicati alle terre alte “Montagne e Montanari”. Si va a Schilpario, al Palazzo Comunale, con due anteprime dalla prossima edizione del Winter Film di Brescia: “L'oro del Monte Bianco” dei registi valdostani Pietro Giglio e Pietro Taldo e “Il canto nel sangue” di Paolo Vinati.
Come nelle altre serate al termine delle proiezioni sarà offerta una degustazione di golosità locali.

In collaborazione con AKU, Comunità Montana Val di Scalve, CAI Valle di Scalve e tanti piccoli produttori locali.

Per maggiori informazioni:
http://www.gentedimontagna.it/
http://www.facebook.com/gentedimontagna
https://vimeo.com/gentedimontagna/videos

Foto: Davide Torri

La cucina valdostana celebra il “Lard d'Arnad”

Grande protagonista delle tavole valdostane, il “lard d’Arnad” nasce in un piccolo paese della bassa valle d'Aosta ed è l’unico lardo europeo a denominazione di origine protetta .
Il suo sapore ricorda le erbe usate nella salamoia: ogni fetta è bianca al taglio, con possibile leggero strato di carne e cuore leggermente rosato. Viene conservato in appositi contenitori (doïls) di castagno, rovere o larice. Nel primo inventario del Castello di Arnad, del 1763, si trova già indicazione della presenza di quattro doïls all'interno della cucina. La tradizione insegna a consumare il lardo su una fetta di pane di segale, abbrustolito in teglia con aglio e spalmata di miele, il tipico bocon du diable!

Realizzato secondo una ricetta che da secoli gli artigiani si tramandano, il lardo di Arnad viene celebrato per il 46/o anno con una festa ad hoc: la “Féhta dou lar” (festa del lardo).
La festa si svolge dal 27 al 30 agosto a Arnad (AO), in località la Keya, in una radura che ospita piccoli chalet in legno, decorati per l’evento con fiori e panni di canapa ricamati.


CONTATTI
“Féhta dou lar”, 27-30 agosto 2015, Arnad (AO)
www.festalardo.it
info@festalardo.it, festalardo@gmail.com

Patrimonio immateriale: mestieri e culture che fanno futuro

Regione Lombardia, con il supporto scientifico di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, ha organizzato il convegno “Mestieri e culture che fanno futuro”. Due giornate di incontri scientifici che si sono tenuti il 22 e il 23 ottobre presso la Villa Reale di Monza. Il convegno è stata un’occasione di dibattito tra rappresentanti del mondo culturale, amministratori, esperti, operatori del territorio, professori di rilievo internazionale, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sul ruolo del patrimonio alimentare e della cultura come motori di sviluppo.

Le culture alimentari fanno parte di ciò che definiamo“patrimonio immateriale”: un insieme di pratiche, conoscenze, oggetti e saperi che ereditiamo dal passato, reinventiamo continuamente e consideriamo essenziali per dare un segno di qualità al nostro vivere e al nostro con-vivere. Una ricchezza da conservare, custodire e valorizzare anche nei processi di innovazione attraverso i quali guardiamo al futuro.
“Patrimonio” è la parola-chiave attraverso la quale declinare questa ricchezza: le «buone pratiche» che riguardano le culture e le tradizioni alimentari; il paesaggio che è l’effetto dell’azione delle comunità che abitano un territorio; l’azione relativa alla «salvaguardia ambientale»; le pratiche di un’agricoltura sostenibile; la definizione di una coscienza storica della propria identità. un’occasione di dibattito tra rappresentanti del mondo culturale, amministratori, esperti, operatori del territorio, professori di rilievo internazionale, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sul ruolo del patrimonio alimentare e della cultura come motori di sviluppo.

Patrimonio immateriale: mestieri e culture che fanno futuro
22 e 23 ottobre presso la Villa Reale di Monza

performance
E.A.T. Etnografie Alimentari Transfrontaliere
giovedì 22 alle ore 18.00 presso il Teatrino di Villa Reale

Patrimonio immateriale: mestieri e culture che fanno futuro

Regione Lombardia, con il supporto scientifico di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, ha organizzato il convegno “Mestieri e culture che fanno futuro”. Due giornate di incontri scientifici che si sono tenuti il 22 e il 23 ottobre presso la Villa Reale di Monza. Il convegno è stata un’occasione di dibattito tra rappresentanti del mondo culturale, amministratori, esperti, operatori del territorio, professori di rilievo internazionale, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sul ruolo del patrimonio alimentare e della cultura come motori di sviluppo.

Le culture alimentari fanno parte di ciò che definiamo“patrimonio immateriale”: un insieme di pratiche, conoscenze, oggetti e saperi che ereditiamo dal passato, reinventiamo continuamente e consideriamo essenziali per dare un segno di qualità al nostro vivere e al nostro con-vivere. Una ricchezza da conservare, custodire e valorizzare anche nei processi di innovazione attraverso i quali guardiamo al futuro.
“Patrimonio” è la parola-chiave attraverso la quale declinare questa ricchezza: le «buone pratiche» che riguardano le culture e le tradizioni alimentari; il paesaggio che è l’effetto dell’azione delle comunità che abitano un territorio; l’azione relativa alla «salvaguardia ambientale»; le pratiche di un’agricoltura sostenibile; la definizione di una coscienza storica della propria identità. un’occasione di dibattito tra rappresentanti del mondo culturale, amministratori, esperti, operatori del territorio, professori di rilievo internazionale, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sul ruolo del patrimonio alimentare e della cultura come motori di sviluppo.

Patrimonio immateriale: mestieri e culture che fanno futuro
22 e 23 ottobre presso la Villa Reale di Monza

performance
E.A.T. Etnografie Alimentari Transfrontaliere
giovedì 22 alle ore 18.00 presso il Teatrino di Villa Reale