Partecipazione nella salvaguardia del patrimonio immateriale
Dossier di Ricerca
La partecipazione nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale: aspetti etnografici, economici e tecnologici
a cura di ASPACI Associazione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale
La partecipazione delle comunità promossa dall’Unesco con la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale si impone oggi come una norma globale che chiama le istituzioni culturali a integrare le patrimonializzazioni profane nella fabbrica ufficiale dei beni culturali. Tale cambiamento amplia la sfera degli attori e modifica il loro ambito di intervento producendo una trasformazione profonda del concetto stesso di patrimonio e dell’azione pubblica incaricata della sua gestione. Salutato come un trionfo democratico dalle ONG e dai militanti dei diritti culturali o denunciato come una deriva iperrelativista fondata su un’idea mitica di comunità dai professionisti del patrimonio, tale cambiamento è l’oggetto di una controversia importante.
Questa ricerca pluridisciplinare contestualizza l’emergenza dell’imperativo partecipativo nell’arena internazionale e ne indaga le declinazioni nella pratica etnografica, negli usi economici e nei nuovi media. Come è intesa la “partecipazione” degli attori sociali nella ricerca di campo? Quali metodologie sono state sperimentate per facilitarla? Qual è l’impatto sulla pratica della ricerca dei nuovi ruoli negoziati dai ricercatori e dai loro interlocutori? Da un punto di vista economico, il patrimonio culturale immateriale può essere considerato un bene comune? Quali politiche di governance possono essere adottate per favorirne la creazione, ricreazione e trasmissione? Il web può trasformare i portatori di patrimonio da semplici informatori a soggetti attivi nel processo di salvaguardia e, in particolare, nella produzione degli inventari? Le potenzialità interattive di internet possono creare nuove forme di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini ordinari?
La presentazione di alcuni dispositivi partecipativi e l’analisi critica del loro funzionamento forniscono degli elementi comparativi utili per la sperimentazione di nuovi approcci capaci di associare i cittadini ordinari all’identificazione, salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e di far dialogare il più tradizionale approccio tecnico- scientifico con la soggettività dei valori espressi dagli attori sociali.