Si è conclusa lunedì 15 dicembre la mostra “Corpi di pietra. Saperi vivi e pratiche artigianali di lavorazione della pietra”, presso sala delle acque del Bim di Sondrio un’esperienza multisensoriale che intreccia suoni, immagini, narrazioni e gesti raccolti tra cave e botteghe della Valmalenco.
L’iniziativa si colloca nell’ambito dell’iniziativa “Modellare il tempo. Living Heritage del territorio Alpino” promosso dall’Archivio di Etnografia e Storia Sociale di Regione Lombardia, Ersaf, Codici Ricerca e Intervento con la guida di Studio Shift, dedicato alla valorizzazione dei patrimoni immateriali e alla trasmissione dei saperi artigianali alle nuove generazioni.
Si ringraziano i cinque giovani creativi che hanno realizzato l’opera collettiva realizzata a seguito di tre missioni sul campo, tra cave attive, botteghe storiche e luoghi rappresentativi di pratiche e saperi tradizionali, ma anche industrie e siti produttivi: Alice Greggio – Antropologa culturale, Tobia Invernizzi Martini – Consulente tecnico audiovisivo, Giorgia Navarra – Visual Designer e Videomaker, Andrea Pugliese – Visual Artist e Filmmaker, Luca Toscano – Eco Social Designer.
Un sentito ringraziamento va a tutta la comunità di pratica che ha condiviso mesi di ricerca e di lavoro partecipato. Un grazie speciale alla famiglia Gaggi – G. Pietra Ollare Valmalenco srl; ad Adele ed Emilio Cabello – Serpentino E Graniti srl; a Giancarlo Albareda – Serpentino E Graniti srl; alla famiglia Pedrotti – Alpi Stone srl; alla famiglia Mauri – Marmi Mauri srl; a Simone e Andrea Cabello – Nuova Serpentino D’Italia srl; alla famiglia Albareda – Serpentinoscisto; a Francesco del Zoppo – Del Zoppo Laboratorio, ai tecnici Paolo Pedrotti e Prospero Fanoni.
Grazie, inoltre, agli enti del territorio che hanno supportato il team di lavoro nella conoscenza della storia e delle pratiche tradizionali che caratterizzano il territorio della Valmalenco: l’Ecomuseo della Valmalenco e il team del Museo CAST — CAstello delle STorie di Montagna.






























