E.A.T. - Etnografie Alimentari Transfrontaliere (2015)
Progetti
Il progetto è realizzato nell’ambito di Viavai –Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia, un programma di scambi binazionali promosso dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e realizzato in partenariato con i cantoni Ticino e Vallese, la città di Zurigo, la Fondazione Ernst Göhner e con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano.
Realizzato da un Consorzio di Associazioni Culturali lombarde (Etno Project, La voce delle Cose, Aspaci), in collaborazione con il Polo Poschiavo e l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia, il progetto E.A.T. prevede la documentazione e la divulgazione delle tradizioni produttive alimentari che accomunano Svizzera e Italia, in particolare quelle della regione transfrontaliera di Poschiavo, regione di lingua italiana del Cantone dei Grigioni.
Obiettivo del progetto è valorizzare il patrimonio immateriale nell’area transfrontaliera, già oggetto di una precedente azione di salvaguardia e valorizzazione condiviso dalle regioni dell’area alpina (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, provincia di Bolzano, Cantone Vallese, Ticino e Grigioni) che ha portato alla realizzazione di una banca dati comune consultabile sul sito www.intangiblesearch.eu
Il tema centrale è il cibo, consapevoli della sua influenza su molti aspetti del vivere collettivo: lo sviluppo locale, le forme di rappresentazione e di identità collettiva, il grado di partecipazione e condivisione a questi processi, la trasformazione dell’ambiente e degli elementi culturali, le possibilità di sperimentazione di forme di produzione innovative ed eco-compatibili, gli effetti che tutti questi processi generano nei territori e nelle comunità depositarie di saperi e di prodotti autentici, tipici e tradizionali.
Il progetto E.A.T. si propone di mostrare, con strumenti documentari, artistici, fotografici, audiovisivi e con azioni itineranti, come in un’area territoriale ampia, quella transfrontaliera dei cantoni della Svizzera meridionale e della Lombardia, la produzione alimentare (latte e derivati, vino, frutta, erbe selvatiche, miele, grano saraceno, insaccati) sia il risultato di relazioni umane che oggi, come in passato, identificano un “mondo” e un paesaggio culturale condiviso di saperi tecnici e naturalistici, beni materiali e immateriali che si conservano, si trasformano e sono suscettibili di interventi di promozione e salvaguardia.