Oggi sposi
Il Museo Etnografico dell'Alta Brianza di Galbiate (Lecco), nella splendida cornice del borgo agricolo di Camporeso, sta ospitando un evento interessante e particolare: “Oggi sposi. Teli effimeri da strada e riti profani per il matrimonio, tra presente e passato”, curata dal direttore Massimo Pirovano.
Inaugurata con tanto di torta nuziale e spumante, la mostra riesce a raccontare l’atmosfera emozionante, ma allo stesso tempo goliardica, del giorno del matrimonio, esibendo una delle scenografie profane che, dalla metà degli anni '90, ha arricchito il copione dei matrimoni del nord Italia: le scritte e gli avvertimenti per gli sposi dei grandi teli e lenzuoli appesi lungo le strade o sui cavalcavia ad annunciare agli invitati e alle comunità il “giorno più bello”.
Se ne trovano di tutti i gusti: dal più classico OGGI SPOSI alle tante frasi che cercano, in extremis, di persuadere gli sposi dal “grande passo” (È LA TUA RISPOSTA DEFINITIVA? L'ACCENDIAMO?; IL MATRIMONIO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE); oppure ancora, abbondano i riferimenti alla vita sessuale (MAESTRA COME SI FANNO I BAMBINI?) e all'abbandono della vita comoda (L'ABBONAMENTO A SKY DEVI SCORDARE: LETTO DA RIFARE E MOGLIE DA ACCONTENTARE).
La mostra accoglie tanti di questi divertenti e originali teli, percepiti spesso come una pratica strana, incomprensibile, assurda o addirittura oscena: eppure si tratta di una pratica diffusissima al nord, sconosciuta nel centro e sud Italia, ma che in maniera efficace e diretta traduce il pensiero di oggi sul matrimonio e riesce a esorcizzare, attraverso la risata, la paura e le emozioni legate ai riti di passaggio.
Insieme ai teli, l’esibizione è arricchita da scene matrimoniali attuali e degli anni '60, insieme a musiche che accompagnavano feste e pranzi nuziali, inframmezzate da alcuni canti di tradizione orale raccolti in Brianza: un affresco che cerca di superare il conflitto tra modernità e tradizione, nello stile del MEAB, un “museo del presente” che racconta la vita contadina della Brianza del XIX e XX secolo ma che non smette di interrogarsi sui temi del contemporaneo e sulle ritualità del quotidiano, di ciò che fa parte della vita di ciascuno di noi.
La mostra sarà ospitata fino al 4 novembre nei locali del MEAB nei seguenti orari:
martedì, mercoledì, venerdì: 9 – 12.30
sabato e domenica: 9 – 12.30 e 14 – 18
Per informazioni
MEAB
tel. 0341.240193