Processioni con candele benedette per festeggiare il ritorno del sole
Il rito della Candelora, che cade il 2 febbraio, è la festa della Presentazione del Signore al Tempio e della Purificazione di Maria. Ma è anche una ritualità tipica del mondo contadino che propizia la primavera nei primi giorni di febbraio. Elemento costante è la benedizione delle candele bianche alle quali la pietà popolare attribuisce virtù contro le calamità, le tempeste e a protezione dei morenti.
A Viganella, paese piemontese della Valle Antrona (VB), la Candelora si celebra ogni anno il 2 febbraio per festeggiare il ritorno del sole nel centro storico del paese. A partire dai primi di novembre, infatti, la catena montuosa a sud del nucleo abitato fa da schermo all'insolazione invernale. La cerimonia coincide anche con lo spegnimento dello specchio solare che, in inverno, riflette i raggi del sole sulla piazza. Ma l’attrattiva principale della festa sono le “cavagnette”, gli alberi rituali portati in processione dalle donne sposate e la benedizione della “pescia”, l'albero su cui rami sono appesi i doni. I lunghi ceri bianchi completano il costume tipico delle donne del paese.
Sempre in Piemonte, la prima domenica di febbraio si tiene la festa della Candelora anche nella comunità Walser di Salecchio (VB), un interessantissimo incontro dove i Walser (rigorosamente vestiti con il costume tipico) accomunano una giornata per festeggiare la fine dell'inverno. Il percorso va da Salecchio Inferiore a Salecchio Superiore e rappresenta una sorta di pellegrinaggio nella neve con candele in mano. Si celebrerà quest’anno la domenica 8 febbraio 2015.
In Lombardia, nel Lodigiano, è festeggiata a Salerano sul Lambro (quest'anno la domenica 1 febbraio 2015), con candele benedette, musica e gli antichi piatti lodigiani.
Anche nella Bergamasca, ad Almenno San Salvatore presso il santuario di Nostra Signora del Castello, la Candelora è un evento molto partecipato. In questo giorno, ogni anno, scendono nella cripta e sostano in preghiera migliaia di persone provenienti dai paesi che in passato erano soggetti alla pieve di Almenno.
La festa della Candelora, diffusa in tutta Italia, si porta con sé anche una ricchissima serie di proverbi popolari che hanno importanti nessi con la meteorologia proprio per la collocazione del rito nel “mezzo inverno”. La Candelora veniva più precisamente presa in considerazione come segnale predittivo su cosa avrebbe riservato la seconda parte della stagione fredda. Un esempio, fra i proverbi più in voga in Lombardia ma esistente in numerose varianti in tutta Italia, recita:
La Madonna Candelora
dell'inverno semo fora,
ma se piove o tira vento
dell'inverno semo dentro;
sole o solicello quaranta dì d'invernicello.
(Anonimo)